Quando guido la Nissan Leaf mi sento un po’ Doc che porta il Marty McFly di turno nella mobilità del futuro: questo in particolare è stato il più monello (e sì che facevamo i chierichetti insieme): interessato ad un utilizzo “per stradelle”, a rimappare la centralina per imbizzarrire di più gli elettroni, con l’ansia da ricarica, è comunque stato impressionato dall’erogazione di potenza e dal silenzio di bordo. Tanto per cambiare.